Il Piano Industria 4.0, varato nel 2016, rappresenta la strategia di politica industriale del Governo italiano per promuovere la digitalizzazione e potenziare la competitività del tessuto produttivo nazionale.
La sua vasta gamma di politiche mira a creare un ambiente favorevole agli investimenti, nazionali e internazionali, incentivando la formazione e lo sviluppo di imprese ad alto valore tecnologico. Il filo conduttore di queste misure è l'innovazione, considerata la leva principale per la crescita economica.
Grazie agli incentivi introdotti, il regime fiscale italiano è diventato uno dei più favorevoli al mondo per le imprese impegnate in investimenti digitali, premiando coloro che investono, soprattutto nell'ambito dell'innovazione.
Il Piano Transizione 5.0 delineerà almeno tre aliquote, legate a due benefici principali: un risparmio energetico di almeno il 5% nei processi target rispetto ai consumi precedenti e una riduzione del consumo finale di energia di almeno il 3%.
Verosimilmente, il secondo target sarà la soglia richiesta per gli investimenti che influenzano i consumi complessivi finali dell'impresa.
Questo approccio incentiverà le aziende a implementare soluzioni energetiche più efficienti, promuovendo una transizione verso pratiche sostenibili e contribuendo simultaneamente alla riduzione del consumo energetico globale.
Le Zone Economiche Speciali (ZES) sono istituite con l'obiettivo di agevolare l'instaurazione e l'implementazione di nuove iniziative imprenditoriali, coinvolgendo micro, piccole, medie e grandi imprese, sia nazionali che estere.
Inoltre, favoriscono il reshoring, consentendo alle aziende di riportare in patria le attività produttive precedentemente delocalizzate all'estero.
Lo strumento delle ZES opera attraverso la creazione di condizioni amministrative agevolate mediante la semplificazione delle procedure e offre incentivi fiscali alle imprese.
Definite dall'art. 4 comma 2 del D.L. 20 giugno 2017, n.91, le ZES sono aree geograficamente delimitate che possono comprendere non solo territori contigui ma anche aree non adiacenti, purché vi sia un legame economico funzionale.
Le aziende, già operative o nuove insediande nelle ZES, possono usufruire di condizioni speciali in relazione alla natura incrementale degli investimenti e allo sviluppo delle attività imprenditoriali.
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